La fontana sul Ponte Vecchio
Da pochi giorni è stato completato il restauro della fontana monumento a Benvenuto Cellini
La Fontana monumento a Benvenuto Cellini
La fontana monumento era stata concepita per commemorare il quattrocentesimo anniversario della nascita di Benvenuto Cellini avvenuta a Firenze il 3 novembre 1500. L’opera fu solennemente, e con grande partecipazione della cittadinanza, usando una formula dei tempi, inaugurata nel maggio del 1901.
Il busto che ritrae lo scultore e orafo Cellini fu gettato da Raffaello Romanelli che scelse, in consonanza con il gusto dell’epoca, di rappresentarlo in maniera romantica, il volto scavato dalle rughe, la barba fluente, lo sguardo orgoglioso e il capelli mossi dal vento.
Romanelli concepì anche il piedistallo e la fontana accordando motivi tratti dal piedistallo del Perseo, capolavoro del Cellini stesso, aggiungendo le originali conchiglie in cui si raccoglie l’acqua.
La cancellata, oggi spesso oberata dai lucchetti, frutto del “romanticismo” del XXI secolo, fu disegnata da Mariano Coppedè, intagliatore creatore di opere di manifattura artistica, che pose le basi dello stile che i figli affermarono poi in architettura.
Benvenuto Cellini non avrebbe potuto avere alcun legame con le botteghe del Ponte Vecchio poiché all’anno della morte dell’artista, nel 1571, sul ponte c’erano ancora le vecchie botteghe dei beccai, come allora venivano chiamati i macellai fiorentini.
Tuttavia nel 1901 gli orafi si affrettarono a farne il proprio patrono e maestro, come si afferma nell’iscrizione del monumento: “A Benvenuto Cellini – maestro – gli orafi di Firenze“.
Oggi ben poco di ciò che si vende sul Ponte Vecchio nasce nelle botteghe degli orafi della città, il luogo è divenuto inevitabilmente un passaggio obbligato per tutti i turisti della città e le vetrine devono catturare con il luccichio, talvolta sfacciato, l’attenzione dei possibili acquirenti.
Le opere di Benvenuto Cellini a Firenze
A chi fosse interessato all’opera dello scultore Benvenuto Cellini proponiamo un itinerario speciale dedicato alla scultura fiorentina, che includa fra l’altro la visita del Museo del Bargello, dove è conservato il piedistallo originale del Perseo, e altre opere fondamentali dello scultore e orafo, e sicuramente la sosta in piazza Signoria, che ancora generosamente offre ai visitatori della città la possibilità di godere del Perseo, visibile dove fu collocato nel 1554.
(C.Barcucci)