La vita a Firenze
Riscendendo e attraversando la Porta Romana ci troviamo in piazza della Calza davanti all’affresco La vita a Firenze di Mario Romoli. L’occasione dell’affresco era stata il concorso del 1953 bandito dal Comune e sostenuto dal sindaco Piero Bargellini per risistemare gli ingressi alla città.
L’affresco raffigura due gruppi di personaggi che si fronteggiano: i grandi del passato, come Dante e Leonardo, di fronte ai personaggi del presente, Ottone Rosai e Giovanni Papini fra gli altri. L’aspetto didascalico e semplificato risponde all’intervento didattico perseguito da Romoli (1908-1978), che si era formato nella Firenze degli anni Venti e aveva già affrontato il tema dell’affresco monumentale alla stazione di Santa Maria Novella, nella sala ristorante.
Anche nel dopoguerra Romoli si era mantenuto fedele alla tradizione figurativa, ma non era insensibile alla modernità: nel 1958 chiese un disegno a Picasso per promuovere a Firenze la nascita di un museo di arte contemporanea.(Silvia Bonacini)
Questa è un’anteprima di una pubblicazione sulla Firenze del Novecento, in attesa anche della riapertura del nuovo museo!